Teatro Terapia a supporto della riabilitazione

“Meccanico non vale” questo il titolo dello spettacolo teatrale messo in scena dai pazienti del Centro Cardinal Ferrari (Gruppo Santo Stefano Riabilitazione) al Teatro comunale di Fontanellato. Una commedia brillante che ha fatto ridere il pubblico dall’inizio alla fine, mettendo in scena la riabilitazione del futuro, quella che passa dai robot ma che poi fa i conti con le persone.  Al tempo stesso ha posto una riflessione sul nostro mondo sempre iperconnesso e alienato da relazioni virtuali consumate tra tablet e smartphone. Diretto da Matteo Corati, autore del testo, con la partecipazione dei pazienti ed in collaborazione con Carlo Ferrari di “Progetti & Teatro” di Parma, la commedia è l’esito del laboratorio annuale di Teatro Terapia dell’ospedale di Fontanellato. Un atto unico con due ambientazioni, una sala rianimazione ed un’aula conferenze, con scenografia e costumi realizzati dai pazienti insieme ai terapisti occupazionali.

“Lo spunto me lo hanno dato i pazienti che mi hanno chiesto di mettere in scena la loro condizione – spiega Matteo Corati regista e autore del testo -. Ho provato quindi ad immaginarmi una realtà dove l’approccio tecnologico alla riabilitazione raggiunge livelli eccessivi, mi sono spinto oltre la realtà ma per evidenziare quanto l’esperienza umana rimanga fondamentale per valorizzare il potenziale insito in ogni paziente che è poi la leva in grado di trasformare il loro cambiamento di stato – e continua -. L’aspetto straordinario di questi spettacoli è che i pazienti sono perfettamente calati nella loro parte perché sono loro ad ispirarla. Quando ho consegnato il copione erano entusiasti e hanno iniziato subito a studiarlo. Per la riuscita dello spettacolo serve un lavoro lungo e costante perché uno dei problemi ricorrenti dei nostri pazienti, oltre a disabilità e difficoltà motorie, è la memoria”.

Carlo Ferrari di Progetti e Teatro: “Quest’anno lo spettacolo è andato benissimo nonostante fino alla fine eravamo in tensione perché anche la messa in scena era abbastanza più complessa del solito. Dal mio punto di vista, è stato uno dei più belli realizzati negli ultimi anni”.

Grandi applausi dal pubblico agli attori sul palco (Alessandro, Andrea, Antonella, Barbara, Ciro, Ernestina, Melissa, Simona) che al termine dello spettacolo hanno espresso grande entusiasmo per l’esito di quella che per loro è sempre una sfida, quella di mettere in gioco se stessi e le loro disabilità.

Lo spettacolo rientrava nel programma del convegno nazionale “Nuove tecnologie e umanizzazione delle cure nella neuroriabilitazione, binomio possibile” promosso da Gruppo Santo Stefano. Un convegno che ha portato a Fontanellato esperti provenienti da diversi ospedali d’Italia che operano nella riabilitazione di adulti e bambini. Dall’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma al Gaslini di Genova, dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa all’Università di Parma e altri ancora.

(18 giugno 2019)

 

 

 

 

 


2019-06-17