La rieducazione delle menomazioni respiratorie interviene nel caso di disabilità di origine neurologica (gravi cerebrolesioni, stroke, ecc.) quando la respirazione è gravemente compromessa o nel caso di patologie specifiche come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

Quando una persona esce dalla rianimazione può necessitare ancora per respirare del respiratore e mantenere la cannula tracheostomica (in genere posizionata in fase acuta per collegare il paziente a un ventilatore artificiale e mantenere la pervietà delle vie aeree e permettere l’aspirazione delle secrezioni). La presenza di cannula induce un importante disagio per il paziente: ostacola la fonazione, aumenta la probabilità di infezioni, riduce il normale movimento d’innalzamento della laringe, complicando ulteriormente la dinamica della deglutizione, in genere già compromessa dalla lesione cerebrale, riduce la fisiologica espansione degli spazi alveolari e di conseguenza l’efficacia degli scambi gassosi.

Al Santo Stefano accogliamo e ci prendiamo cura anche di pazienti ventilati e abbiamo specifiche competenze sullo svezzamento da cannula tracheostomica. L’autonomia respiratoria permette infatti di allontanare, con maggior sicurezza, il paziente dal letto e di portarlo in palestra; è preliminare alla ripresa della comunicazione verbale ed è auspicabile nella ripresa della nutrizione orale.

Appena possibile, il progetto riabilitativo prevede un programma di svezzamento in sicurezza della cannula, che deve essere rimossa al più presto garantendo lo stato di salute del paziente. Tale scelta viene presa dall’equipe riabilitativa considerando vantaggi e svantaggi; deve essere una decisione presa con coerenza e con la consapevolezza dei rischi connessi allo svezzamento.

In caso di broncopatie croniche, obiettivo principale dei programmi di riabilitazione - supportati da pneumologi e fisioterapisti specializzati nelle patologie respiratorie - è di riportare i pazienti al più alto livello possibile della loro capacità funzionale, aumentandone l’autonomia. Tale obiettivo viene raggiunto aiutandoli a diventare fisicamente più attivi e a conoscere meglio la propria condizione fisica, nonché usando correttamente la terapia farmacologica.

Componenti principali del programma riabilitativo presso i nostri centri sono: la valutazione clinica del paziente, l’ottimizzazione della terapia, l’intervento nutrizionale, il supporto psicosociale, l’intervento educazionale, la fisiokinesiterapia, l’allenamento all’esercizio fisico e l’avviamento dove necessario all’ossigenoterapia e alla ventiloterapia domiciliare. L'attività viene svolta prevalentemente in regime di ricovero, anche se per i pazienti con minor compromissione è possibile accedere quotidianamente al trattamento riabilitativo in ambulatorio o day hospital.

I nostri Centri ai quali rivolgersi

Quando viene attivato il Programma

Il programma è un elemento costitutivo dei processi riabilitativi personalizzati che vengono elaborati in queste aree: