Premio Letterario Storie di Donne 2024Violenza di genere e Dipendenze, le due nuove sezioni speciali promosse dall’Ospedale San Pancrazio Gruppo KOS

Il concorso nasce per dare spazio alle voci delle donne che raccontano di sé, della loro vita e delle loro esperienze.

La partecipazione dell’Ospedale San Pancrazio è ormai ultradecennale e prevede per il 2024 due nuove sezioni speciali che affiancano quella generale: Donne e comportamenti da dipendenza (alcool, gioco d’azzardo, social media e tutti i comportamenti che si possano considerare dipendenze) e Donne come vittime di genere (violenza domestica, violenza psicologica, stalking, molestie, mobbing...).

Due tematiche strettamente correlate all’attività del reparto di Riabilitazione delle Dipendenze dell’Ospedale San Pancrazio.

“Abbiamo un’alta percentuale di pazienti donne, in alcune forme di dipendenze la differenza è marcata, mi riferisco per esempio all’alcolismo – spiega la dottoressa Laura Liberto responsabile del reparto -. Il Premio è da anni per noi l’occasione di coniugare l’attività riabilitativa con un’iniziativa fuori dalle mura dell’ospedale ed in collaborazione con il territorio, anche per sensibilizzare sui temi delle dipendenze e allontanare i pregiudizi che spesso circondano i nostri pazienti. Le dipendenze sono una patologia complessa, le dipendenze hanno tra di loro un’alta comorbilità e sono correlate a disagi psicologici o psichiatrici. Da qui nasce la sezione sulla violenza di genere, perché emergono spesso storie di abusi, sia da parte di chi ne è vittima, sia da parte di chi ne è autore.”

La partecipazione del San Pancrazio al Premio Storie di Donne nasce nel 2013 da un’attività  di scrittura terapeutica avviata presso la struttura. Storie di donne che si raccontano, che svelano i loro sogni e le loro ambizioni, ma anche storie di donne che ce la fanno, che superano le difficoltà ed escono da vari e diversi tunnel.

“E’ importante contrastare i retaggi culturali ancora oggi esistenti, soprattutto sulle donne, tendenzialmente giudicate in modo più negativo rispetto agli uomini. Dietro la riabilitazione ci sono persone con vissuti profondi e non così lontani da noi tutti -  aggiunge il dott. Stefano Parisi, psicologo del reparto di Riabilitazione delle Dipendenze dell’Ospedale San Pancrazio -.Tutto ciò emerge dai racconti che ogni anno partecipano alle sezioni speciali. Dal punto di vista terapeutico la narrazione aiuta a far emergere le emozioni, ad autoanalizzarsi, a mettere a fuoco la propria esperienza e a superare i tabù.”