A giugno, tre convegni in programma promossi dal Santo Stefano Riabilitazione

"Negligenza spaziale unilaterale ed emianopsia", “La gestione delle disabilità nei pazienti affetti da sclerosi multipla”, “La presa in carico del paziente con disabilità cognitive”. Questi i titoli ed i temi dei tre convegni in programma a giugno promossi dal Gruppo Santo Stefano Riabilitazione.

 Negligenza spaziale unilaterale ed emianopsia – 7 giugno 2018, Rocca Sanvitale, Fontanellato (Parma) 

Il convegno si propone di riesaminare questi due deficit alla luce delle più aggiornate conoscenze della neurofisiologia sul funzionamento complesso delle reti corticali e della neuroplasticità al servizio dei meccanismi di recupero post-lesionale, temi che verranno sviluppati nel corso delle due letture magistrali della giornata. L’ emianopsia, intesa nella sua espressione più frequente come perdita di metà del campo visivo, e la negligenza spaziale unilaterale (NSU), definita come incapacità di esplorare ed operare nello spazio controlaterale all’emisfero leso, sono due deficit neurologici molto frequenti nei pazienti portatori di una lesione cerebrale, tanto che sono normalmente indagati nel corso di ogni esame clinico standard. Maggiori info clicca qui 

La gestione delle disabilità nei pazienti affetti da sclerosi multipla” -  8 giugno 2018, Palazzo dei  Capitani Ascoli Piceno

Le principali disabilità, facendo il punto sulle criticità, illustrando nuove risorse e confrontandosi sui percorsi assistenziali. Questi i contenuti che verranno proposti e analizzati durante il convegno . La sclerosi Multipla è una malattia neurologica degenerativa che ha diverse espressioni cliniche e spesso con andamenti multiformi. Coinvolge principalmente l'età giovanile, interessando i soggetti affetti per un lungo periodo della loro vita. Le diverse espressioni determinano una varietà di manifestazioni cliniche con forme di disabilità eterogenee che possono limitare notevolmente le attività di vita quotidiana. Dai disturbi motori a quelli cognitivi e del linguaggio, per arrivare a quelli sfinterici determinando una riduzione della qualità della vita e un incremento del carico assistenziale per le famiglie e per la collettività di notevole entità. Compito delle scienze neurologiche e della riabilitazione è quello di ridurre i livelli di disabilità per le persone affette, cercando di migliorare la qualità della vita e l’impatto sul carico socio assistenziale. Per maggiori info clicca qui 

“La presa in carico del paziente con disabilità cognitive”- 16 giugno 2018, Ospedale San Pancrazio di Arco (Trento)

In ogni contesto ospedaliero, sanitario e socio-asssistenziale in questi ultimi anni è sempre più evidente  la numerosità di soggetti con problematiche cognitivo-comportamentali, non necessariamente correlate a specifiche patologie ma spesso correlate anche dal decadimento legato all'età quando una deprivazione funzionale, sensoriale ed emotiva si interseca a condizioni patologiche sovente molteplici e cronicamente  evolutive. Questo decadimento cognitivo diviene un tema molto importante per una corretta organizzazione assistenziale e per una efficace conduzione dei diversi programmi di cura: in particolare in ambito riabilitativo. La frequenza crescente poi di casi di vera e propria demenza è la conferma di questa evoluzione. A fronte dell’esigenza e dell’importanza di intervenire efficacemente in queste  situazioni per migliorare il quadro cognitivo, comportamentale, funzionale ed emotivo della persona presa in cura, rallentare il decorso della disabilità e ritardare l’istituzionalizzazione, si pone la necessità di disporre di protocolli di intervento strutturati e validati. Per maggiori info clicca qui 


2018-05-30