Sempre più in ambito riabilitativo si stanno introducendo tecnologie a supporto dell'attività degli specialisti, medici e fisioterapisti. Il futuro e la sfida della riabilitazione è proprio infatti nello sviluppo della robotica. In particolare, gli esoscheletri sono tecnologie indossabili che aiutano il recupero del cammino, atraverso training guidati dagli esperti della riabilitazione specializzati e formati nell'uso dei robot.

Il Gruppo Santo Stefano utilizza in particolare Ekso, una tuta in acciaio e carbonio attivata da quattro motori elettromeccanici. Una volta indossato, 15 sensori riconoscono l’assetto posturale del paziente; le informazioni raccolte dai sensori vengono processate da un computer e tradotte in tempo reale per il calcolo e la modulazione della forza, ampiezza e durata delle attività motorie, assistendo il paziente nello standing, nel bilanciamento e nella deambulazione.

Ekso è oggi integrato nella riabilitazione neuromotoria in diversi percorsi: nei traumi cranici, nei pazienti post ictus, nei casi di parkinson e sclerosi multipla. L'uso di questa tecnologia viene valutata caso per caso. Rimane fondamentale la figura del riabilitatore, per la programmazione della terapia robotica, per l'analisi dei report e la modulazione degli esercizi in base ai risultati. 

La robotica apre oggi prospettive nuove nel panorama riabilitativo che il Gruppo Santo Stefano ha, oramai da tempo, deciso di cogliere sviluppando, nel corso degli anni, importanti investimenti nella direzione della tecnologia con l’acquisizione di apparecchiature, la formazione del personale, la realizzazione di ambienti idonei per i trattamenti che debbono integrarsi con le  più consuete e consolidate cure riabilitative, l’innovazione delle metodologie e la raccolta dati per verificarne l’efficacia. 

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2020-01-07