Quando si entra in una fase post-acuta e dopo che i primi obiettivi (stabilizzazione delle condizioni generali, recupero delle autonomie di base e della capacità di autogestione per le attività più semplici della vita quotidiana) sono stati raggiunti, restano aperti e urgenti molti altri bisogni più complessi, in cui sono prevalentemente chiamate in gioco competenze cognitive, capacità comportamentali socialmente adeguate, capacità di progettare e svolgere in autonomia attività elaborate.

E’ per questa fase che al Santo Stefano abbiamo progressivamente introdotto, in alcuni casi in via sperimentale, percorsi ludico-creativi che hanno un duplice obiettivo:
  • offrire nuove esperienze motorie e psicomotorie meglio accettate dai pazienti (grazie alla valenza di gioco) al fine di aumentare la loro tolleranza e partecipazione a trattamenti riabilitativi spesso lunghi e impegnativi
  • porre il paziente in setting riabilitativi più complessi e vicini alla vita concreta in cui, tra l’altro, sono chiamati a svolgere attività in gruppo in situazioni in cui devono saper gestire relazioni tra pari e con figure esterne
Esistono molte esperienze positive in questo settore e riteniamo che siano un valido strumento terapeutico impiegabile per facilitare la piena restituzione dei nostri pazienti al loro ambiente naturale di vita. Arteterapia, musicoterapia, laboratori di teatro, cucina e giardinaggio: sono alcune delle attività ludico-creative utilizzate per favorire il recupero, grazie allo stimolo cognitivo e motorio che comportano. Tali attività sono condotte in collaborazione con terapisti occupazionali, educatori e animatrici. Lavoriamo naturalmente anche con i bambini, utilizzando in questo caso soprattutto il gioco.
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