Parkinson, uno studio scientifico valuta i benefici dell'arte terapia
Il 27 novembre si celebra la Giornata Nazionale Parkinson. Indetta dalla Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus con Accademia LIMPE-DISMOV (associazione scientifica per la Malattia di Parkinson), la Giornata è nata per diffondere informazioni corrette sulla malattia e sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni su questa patologia così diffusa.
In Italia i malati di Parkinson sono circa 300.000, per lo più maschi (1,5 volte in più), con età d’esordio compresa fra i 59 e i 62 anni. Ma il dato che preoccupa è che la malattia colpisce sempre più i giovani. Prima, gli episodi di insorgenza al di sotto dei 50 anni erano una netta minoranza, oggi pur restando sempre in maggioranza i pazienti anziani, l’età media di esordio della malattia ha subito un triste calo, con un netto incremento di casi di esordio della malattia sotto i 40 e 30 anni (dati 2019).
Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa causata dalla progressiva morte delle cellule nervose (neuroni) situate nella cosiddetta sostanza nera, una piccola zona del cervello che, attraverso il neurotrasmettitore dopamina, controlla i movimenti di tutto il corpo. Chi si ammala, proprio a causa della perdita progressiva di questi neuroni, produce sempre meno dopamina manifestando sintomi motori come tremore, rigidità, lentezza nei movimenti, che possono essere preceduti da sintomi iniziali premonitori, quali disturbi dell’umore e del sonno o riduzione dell’olfatto.
A Villa Margherita si studia l'effetto dell'arte terapia sul Parkinson
Ha riscosso concreti risultati dal punto di vista clinico il progetto, unico in Italia, della Casa di Cura Villa Margherita Santo Stefano Riabilitazione KOS di Arcugnano (Vicenza), che sperimenta l’arte come intervento riabilitativo multisensoriale. Lo studio ha incluso ben 80 pazienti, coinvolti in un programma di progetti artistici mirati e supervisionati, diretto da 2 artisti di esperienza internazionale nell’arte sociale Sofia Bonato e Matteo Valerio, finalizzato a migliorare l’integrazione tra percezione e movimento attraverso esperienze di laboratori con diverse tecniche artistiche.
Gli esperti hanno studiato, quindi, gli effetti dell’attività sui sintomi clinici del Parkinson come l’affaticabilità, l’apatia, la lentezza, la rigidità, valutando l’eventuale miglioramento sia motorio sia cognitivo, le conseguenze, ad esempio, sul piano emotivo, sull’autostima e sulla sicurezza, aspetti fondamentali per affrontare al meglio i disagi quotidiani della malattia.
“In primis – spiega il dottor Daniele Volpe Direttore della Medicina Riabilitativa di Villa Margherita - i pazienti hanno riferito un miglioramento motorio (documentato anche da registrazioni 3D del movimento) in particolare della manualità fine e precisione del gesto motorio. Sono migliorati anche sull'equilibrio e cammino. E' migliorata lo stigma e la voglia di stare insieme con un significativo impatto sulla qualità della vita. I pazienti sono entusiasti e riferiscono di trovare in questa attività un aiuto "riabilitativo" superiore alla tradizionale fisioterapia perché creativa e stimolante. Il tutto ha un impatto sul miglioramento della loro qualità della vita”.
“E' il primo studio clinico italiano realizzato con una metodologia scientifica rigorosa – continua Volpe - con l’obiettivo di valutare gli effetti dell’esperienza artistica sui sintomi motori e non motori dei pazienti affetti da malattia di Parkinson. Un progetto terapeutico legato allo studio scientifico pilota ARS-PD".
I pazienti sono stati sottoposti ad una valutazione attraverso il nostro Laboratorio di analisi del movimento, in grado di misurare con precisione i risultati dell’attività artistica sulla malattia.
Una Mostra d’arte in pieno centro storico a Vicenza
I lavori artistici così prodotti sono stati recentemente esposti in una bellissima Mostra d'arte in pieno centro storico (nella Palladiana in piazza dei Signori e presso la Fondazione Zoe in corso Palladio. “L’esposizione - cui costi sono stati sostenuti dalla Fondazione Zoe che ringraziamo - ha avuto un grandissimo successo di pubblico al di sopra delle nostre aspettative”, sottolinea Volpe.
“Il progetto è condotto dal dottor Alberto Cucca, neurologo del nostro team, specializzato nei Disordini del Movimento nelle malattie neurodegenerative e autore di una ricerca sull’Arte Terapia nel Parkinson alla New York University”, che ha coordinato un team ricercatori clinici e diversi consulenti internazionali”.
Questo progetto include anche un Atelier in centro storico a Vicenza come setting dei laboratori artistici – continua il Dr. Volpe - un’attività organizzata in gruppi di 3-4 persone al massimo, nel rispetto dei distanziamenti e dei protocolli di sicurezza anti Covid-19 - precisa -. A Villa Margherita
Casa di Cura Villa Margherita, tra ricerca, terapie e riabilitazione
La Casa di Cura Villa Margherita Santo Stefano Riabilitazione di Arcugnano (VI) è un centro ad alta specializzazione nella diagnosi e cura delle malattie neurologiche, con particolare interesse nei disturbi del movimento, come la malattia di Parkinson, i parkinsonismi atipici secondari la distonia e la corea, e nel deterioramento cognitivo.
Ad oggi non esiste un trattamento capace di guarire o fermare la malattia, ma vi sono diverse terapie per contrastare i sintomi della malattia , come il tremore e la lentezza nei movimenti, che migliorano notevolmente la qualità di vita delle persone che soffrono di questa malattia.
Un trattamento efficace è la levodopa, che viene utilizzato da tutti i pazienti sin dall'esordio o entro i primi 5 anni di evoluzione della malattia. Nei percorsi terapeutici di trattamento del Parkinson viene adottata anche la tecnica chirurgica della stimolazione cerebrale profonda (DBS). Una metodica introdotta dalla fine degli anni '80, in grado di attenuare i sintomi della malattia di Parkinson e le complicanze indotte dalla terapia farmacologica. L'efficacia della stimolazione cerebrale profonda è stata recentemente confermata da studi controllati e randomizzati, eseguiti secondo i principi della medicina basata sull'evidenza. La Casa di Cura Villa Margherita, grazie ad una collaborazione con il servizio di Neurochirurgia dell'ospedale di Vicenza è stato uno dei primi centri italiani ad attivare un programma di stimolazione cerebrale profonda. Oltre un' equipe di tre Neurologi esperti nel campo specifico della DBS, il centro dispone di un team multidisciplinare costituito da neuropsicologi ed infermieri specializzati con notevole esperienza specifica. Questo garantisce al paziente un'assistenza di elevata qualità nelle fasi pre e post-operatorie. Inoltre, nei casi in cui si renda necessario, i pazienti possono accedere a un protocollo di riabilitazione intensiva per consolidare e ottimizzare il risultato del trattamento presso il Servizio di Medicina Riabilitativa di Villa Margherita.
Presso Villa Margherita è anche attiva una piscina riabilitativa (cofinanziata proprio dalla Fresco Foundation) che, oltre ad essere aperta alle necessità terapeutiche di tutta la popolazione, è anche sede di linee di ricerca su innovative analisi cinematiche tridimensionali ed elettromiografiche sott’acqua su pazienti Parkinson e altre patologie neurologiche , quali mielolesioni, gravi cerebrolesioni acquisite, stroke. Infine, è in corso anche l’uso dell’EKSO: l’esoscheletro bionico è in fase di sperimentazione nei percorsi riabilitativi dei malati di Parkinson con un progetto sperimentale di ricerca sull’utilizzo del EKSO nel Parkinson complicato. Il robot, infatti, consente alle persone con deficit motori agli arti inferiori di raggiungere la postura eretta e di deambulare in modalità assistita.
a cura della Redazione Santo Stefano News
2021-11-27