Sport e disabilità, tra terapia e riabilitazione

Fare attività fisica è un deterrente importante per evitare patologie importanti, tenersi in forma ed in buona salute. Lo sport acquista importanza però anche in casi di disabilità fisica. La ripresa del movimento e le attività riabilitative post evento traumatico sono fondamentali per recuperare autonomia e ritornare ad una qualità di vita che sia compatibile con la propria condizione.

Lo sport come attività riabilitativa. Come stimolo “a fare”, “a socializzare”, “ad acquisire sicurezza”.

Sono tante le discipline sportive che possono essere oggi praticate anche in situazioni di disabilità. Dal basket in carrozzina al sitting volley, dalla vela allo sci fino all’handybike. Gli ausili, da un lato, che aiutano ad adattare le attrezzature, i percorsi terapeutici, dall’altro, che vengono proposti nei centri riabilitativi come attività strutturata.

Lo sport in fase riabilitativa precoce svolge una funzione molto importante da un lato, è una motivazione in più a tornare alla vita di tutti i giorni, dall’altro lato, aiuta a sviluppare abilità motorie residue.

Risultati misurabili, con riscontri positivi sulla capacità dello sport di stimolare movimenti e la giusta determinazione a fare, in alcuni casi difficilmente (o con tempi più lunghi) ottenibile con i tradizionali esercizi in palestra, sono stati registrati in vari centri che sperimentano lo sport in percorsi strutturati.

Lo sport nella fase riabilitativa si basa sul metodo ludico che risulta molto motivante su alcuni pazienti, al punto che si registrano casi di persone che, proprio durante un’attività sportiva, sono riuscite a fare movimenti che sembravano loro impossibili. Non a tutti i pazienti può essere proposta una disciplina sportiva, ogni caso è a sé, va valutato in base alle condizioni cliniche, alla storia del paziente, alle necessità e reali possibilità di adattamenti.

Oggi si parla molto di sport terapia, ma non bisogna cadere in luoghi comuni. L’ attività è riabilitativa, motoria e cognitiva non forma l’atleta paralimpico, ma aiuta il paziente a gestire la sua mobilità nel modo migliore. Il paziente prova in ambiente protetto, con facilitazioni che via via si riducono, poi si sposta all’esterno, piano piano testa che è possibile svolgere quella disciplina tutti i giorni, anche al rientro a domicilio.

La socializzazione è un altro elemento fondamentale dello sport terapia. Il gruppo è di per sé motivante. Attivare un percorso che includa lo sport terapia, infatti, è un programma complesso, che deve coinvolgere più figure professionali: il fisioterapista; il terapista occupazionale; il medico; lo psicologo.

A cura della Redazione News sstefano.it 

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L'impegno nello sport del Gruppo Santo Stefano 
Il Gruppo Santo Stefano promuove da anni lo sport nei propri centri riabilitativi.
La competenza, la professionalità e l'esperienza dei team multidisciplinari che operano nelle nostre strutture permettono di attivare percorsi terapeutici e riabilitativi personalizzati.
Per qualsiasi esigenza puoi rivolgerti ai seguenti centri:

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2017-04-21