SLA, come interviene la riabilitazione
Il 21 giugno si celebra la Giornata Mondiale sulla SLA, promossa in Italia da AISLA, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. La giornata vuole richiamare l’attenzione sul bisogno delle persone con SLA, oltre 400.000 nel mondo e più di 6000 solo in Italia, di ricevere un’assistenza adeguata, che garantisca loro una buona qualità della vita, e sulla necessità di continuare a sostenere la ricerca scientifica su questa patologia che ad oggi non ha ancora una cura.
La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è una patologia neurodegenerativa che, andando a colpire i motoneuroni, genera la progressiva inibizione delle funzioni del movimento, della parola, della deglutizione e della respirazione.
Deglutizione
Non riuscire a deglutire rappresenta una grande criticità per ovvi motivi, legati all’impossibilità di alimentarsi per bocca. Tra le strumentazioni che riscuotono interessanti evidenze scientifiche, in termini riabilitativi e di percorsi di cura della deglutizione, vi è il Vitalstim® che, attraverso l’applicazione di due coppie di elettrodi che trasmettono impulsi elettrici nella zona del collo, consente di stimolare i muscoli deputati alla deglutizione agevolandone così la funzionalità. Presso la Clinica “Venerabile Marcucci” Santo Stefano Riabilitazione di Ascoli Piceno, il Vitalstim® è in uso da diverso tempo e sta facendo registrare riscontri in alcuni casi in termini di recupero e in altri in termini di mantenimento e conservazione delle abilità residue, nei pazienti con patologie neurologiche (come l’ictus, il trauma cranico, le malattie neuromuscolari, il Parkinson, le demenze in fase avanzata) e otorinolaringoiatriche.
La respirazione
Anche la compromissione della funzione della respirazione rappresenta una delle cause maggiormente invalidanti della SLA. A tal proposito, la Clinica di Macerata Feltria del Santo Stefano Riabilitazione è specializzata nella riabilitazione pneumologica e nella presa in carico delle patologie legate alla respirazione con l’obiettivo principale di aiutare i pazienti a migliorare la loro qualità di vita attraverso la restituzione, anche parziale, della loro indipendenza funzionale.
“La compromissione della funzione respiratoria causata dalla SLA – dice il dr. Lazzari, responsabile della Clinica – rende la condizione del paziente molto complessa e richiede pertanto un articolato lavoro di staff multidisciplinare, combinando in modo integrato assistenza medica e infermieristica, terapia farmacologica, terapia riabilitativa, supporto psico-nutrizionale, norme comportamentali e programmi educazionali”.
La diagnostica
A proposito della compromissione della funzione della respirazione, presso il Polo Diagnostico è possibile effettuare esami e visite specifiche per controllare lo stato della propria respirazione e dei propri polmoni, prenotando anche on line a questo link
(20 giugno) a cura della Redazione Santo Stefano News
2019-06-20