L'obesità è un disturbo complesso, multifattoriale, al quale contribuiscono fattori genetici ed ambientali e può essere gravato da tutta una serie di complicanze che ne aumentano il rischio di morbilità. L'obesità può essere ricondotta ad uno squilibrio fra dispendio energetico giornaliero ed apporto calorico quotidiano. I soggetti con Indice di Massa Corporea (BMI) maggiore di 30 sono considerati obesi e quando tale indice sale sopra 40 si parla di obesità di terzo grado o grave.

L'obesità, essendo una patologia cronica ad eziologia multifattoriale, richiede un supporto multidisciplinare, in quanto, è ormai noto, che il trattamento finalizzato alla perdita di peso si basa sull'intervento combinato di:

  • dieta ipocalorica
  • incremento dell'attività fisica
  • terapia cognitivo-comportamentale

Gli interventi sono finalizzati alla:

  • Perdita di peso,
  • Identificazione e condivisione con il paziente dei propri fattori di rischio,
  • Miglioramento della qualità della vita e del benessere psicologico
  • Educazione ad un corretto comportamento alimentare
  • Miglioramento della motricità generale e della tolleranza allo sforzo
  • Miglioramento di eventuali sintomi respiratori compatibili con OSAS

Solo l'insieme di tutti e tre i provvedimenti terapeutici è in grado di offrire la possibilità di ottenere buoni risultati a lungo termine. È indispensabile pertanto il coinvolgimento di più figure professionali, con ruoli ben distinti, ma allo stesso tempo complementari, in un ottica di interdisciplinarietà che ha un unico obiettivo: il benessere del paziente.

Il ricovero può avvenire in regime di day hospital ((per i pazienti che presentano adeguate condizioni cliniche e logistiche o in regime di ricovero ordinario (per i pazienti che presentano le più gravi compromissioni funzionali).

Chi riabilitiamo

La Riabilitazione Metabolica - Nutrizionale è rivolta a pazienti con:

  • obesità e sue complicanze (dislipidemia, diabete mellito, ipertensione arteriosa, cardiopatia, iperuricemia, steatoepatite non alcolica, disturbi del sonno e sindrome delle apnee notturne ostruttive, gonartrosi, coxartrosi e alterazioni psicologiche).

In che modo riabilitiamo

Il Progetto Riabilitativo Individuale (PRI) definito dal medico nutrizionista, in collaborazione con gli altri professionisti del team (infermiere, psicologo, terapista della riabilitazione e dietista), rende sinergiche le diverse componenti ed è unico per ciascun paziente, che ne è il centro.

Il PRI:

  • consente la visione globale dello stato funzionale e le capacità residue del paziente, ove possibile, attraverso l’utilizzo di scale validate e/o riconosciute da società scientifiche,
  • definisce gli interventi utili al raggiungimento degli obiettivi prefissati, incentrati sui diversi problemi rilevati,
  • prevede la valutazione periodica dei risultati raggiunti e la verifica degli obiettivi attesi,
  • viene condiviso con il paziente e, quando possibile, con la famiglia.

I principali ambiti di intervento del PRI  sono:

  • Inquadramento diagnostico e valutazione interdisciplinare
  • Assistenza infermieristica
  • Terapia della riabilitazione
  • Supporto psicosociale
  • Supporto nutrizionale
  • Programmi educazionali e comportamentali

Inquadramento diagnostico e valutazione interdisciplinare
L'inquadramento diagnostico, effettuato nei primi giorni di degenza, analizza non solo le variabili cliniche ma anche psicologiche e sociali che possono aver influenzato lo sviluppo della malattia. L'approccio al paziente è svolto dal team interdisciplinare che valuta inizialmente il paziente, e, settimanalmente il lavoro e gli obiettivi raggiunti. Il medico nutrizionista si occupa della valutazione clinica, della cura delle complicanze presenti, delle terapie e del recupero dello stato di salute del paziente; se lo ritiene necessario prescrive l'esecuzione di ulteriori visite mediche specialistiche ed esami non compresi nella routine.

Assistenza medica e infermieristica
Le funzioni svolte dallo staff infermieristico e assistenziale sono essenziali al fine di:

  • rendere operativi i piani di intervento progettati sul paziente ed i relativi monitoraggi (prevenzione/trattamento lesioni cutanee, soddisfazione bisogni primari, presa in carico bisogni-patologie concomitanti, …)
  • confortare e sostenere il paziente di fronte alle piccole e grandi difficoltà quotidiane.

Terapia della riabilitazione
L'esercizio fisico concorre alla riduzione della massa adiposa e all'aumento del dispendio energetico, da cui deriva un bilancio energetico negativo con conseguente perdita di peso. L'attività fisica influisce positivamente sulla patologia di base, migliora l'autostima ed il senso generale di benessere percepibile dall'individuo.
Tutti i pazienti vengono sottoposti alla valutazione del medico di palestra e del fisioterapista utile per pianificare un programma di attività fisica personalizzato comprensivo di: attività cardiovascolare aerobica, esercizio di condizionamento muscolare, esercizi di flessibilità (streching), terapia occupazionale e incontri educazionali.
Il fisioterapista pertanto si occupa di realizzare un intervento volto a promuovere con gradualità l'attività motoria in modo da comprendere le reali possibilità del paziente ed indurlo ad aumentare le occasioni quotidiane di movimento (non solo nel tempo libero , ma anche durante l'attività lavorativa, domestica ecc.).

Supporto psicosociale
Chi soffre di disturbi da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder) presenta spesso disturbi psicopatologici quali depressione, ansia, comportamenti ossessivi e compulsivi.
Lo psicologo si occupa di indagare e valorizzare le motivazioni al cambiamento, di aiutare a sviluppare tecniche comportamentali, cognitive ed emotive idonee a risolvere i problemi psicologici che contribuiscono al mantenimento del disordine alimentare, di gestire i disturbi di ansia e dell'umore, di far conoscere al paziente la connessione tra la situazione, il pensiero e le emozioni per poi elaborare eventuali distorsioni percettive ed eventuali sensi di colpa associati alle trasgressioni.

Supporto nutrizionale
Il medico nutrizionista definisce un programma di rieducazione alimentare basato sulla correzione delle abitudini alimentari e sulla restrizione calorica moderata, tenendo conto delle abitudini e delle esigenze individuali del paziente.

Programmi educazionali e comportamentali
Il paziente partecipa a lezioni educazionali, nutrizionali e comportamentali condotte da diverse figure professionali (medico nutrizionista, psicologo, dietista, terapista della riabilitazione, infermiere) finalizzate a modificare lo stile di vita, i comportamenti e le idee disfunzionali che causano e perpetuano l'obesità e a dibattere le problematiche emerse. L’associazione fra attività fisica, dieta e terapia cognitivo-comportamentale risulta pertanto la scelta terapeutica più opportuna e solo l'impiego di un valido team e del paziente, permetterà di ottenere buoni risultati a lungo termine.

Dimissione e continuità terapeutica-assistenziale e di cura
Al temine del percorso riabilitativo, il team valuta l’efficacia degli interventi attuati e verifica il raggiungimento degli obiettivi pianificati, che condivide con il paziente. Insieme concordano il rientro a domicilio o la necessità di attivare una dimissione in regime protetto.  
Il medico nutrizionista consegna ed illustra la lettera di dimissione che riporta gli esiti degli accertamenti rilevanti eseguiti, la terapia farmacologica consigliata, gli eventuali controlli da effettuare a domicilio e le indicazioni a cui dovrà attenersi il paziente, per un corretto stile di vita.

Contatti

Tel. e Fax: 0536 42039
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