Riabilitazione del pavimento pelvico

La Riabilitazione del Pavimento Pelvico, maschile e femminile, per disfunzioni ed incontinenze va ad ampliare l’offerta del Centro di Riabilitazione Santo Stefano di Ascoli Piceno.L’incontinenza urinaria è un disturbo che è possibile migliorare o risolvere attraverso la fisioterapia e riabilitazione del pavimento pelvico per migliorare la qualità di vita di chi ne soffre.

L'incontinenza urinaria e' una patologia con rilevanti implicazioni per i pazienti e le loro famiglie ed ha un grande impatto economico per i servizi sanitari, in Italia secondo gli ultimi dati della fondazione italiana continenza ne soffrono piu' di 5 milioni di cittadini : il 20-30% delle donne e il 2-11% degli uomini. 

Tale percentuale nelle donne sale al 32-64% durante la gravidanza e al 55% nella popolazione anziana istituzionalizzata di entrambe i sessi.

L'incontinenza urinaria e' definita dall'International Continence Society come “la manifestazione di una perdita involontaria di urina”. Puo' essere causata da un danno al sistema nervoso centrale o può manifestarsi a seguito di anomalie funzionali delle basse vie urinarie.

Esistono varie forme di incontinenza tra cui:

Incontinenza urinaria da sforzo e' la perdita di urina associata a sforzo o fatica, starnuto o colpo di tosse.  Durante questi momenti si verifica infatti un aumento della pressione all’interno dell’addome e quindi anche della vescica; quando i muscoli del pavimento pelvico sono deboli non riescono a chiudere adeguatamente l’uretra e si determina la fuoriuscita involontaria dell’urina.

Incontinenza urinaria da urgenza in cui la perdita di urina e' accompagnata o preceduta da un impellente e indefinibile necessita' di urinare. 

Puo' presentarsi in forme differenti; per esempio, come perdite frequenti di scarsa entita' tra le varie minzioni o come emissione con completo svuotamento della vescica.

Incontinenza urinaria mista e' il lamentare perdite involontarie associate a urgenza e anche al movimento, allo sforzo, a starnuti o a colpi di tosse.

Sindrome da vescica iperattiva si verifica con o senza incontinenza urinaria da urgenza e solitamente associata a frequenza e nicturia  (il paziente riferisce di svegliarsi una o piu' volte per notte per mingere)

Enuresi notturna : e' il disturbo relativo alle perdite di urina che si verificano durante il sonno.              

Ai fini della valutazione del tipo ed entita' dell 'incontinenza e' opportuno effettuare  un anamnesi generale che contempli i fattori precipitanti e aggravanti la perdita di urina, e relativi al momento dell' insorgenza e alla durata dei sintomi, nonche' al grado di disagio.

E' opportuno effettuare vari tipi di valutazione tra cui:

Esame fisico: si registrano altezza e peso in modo da poter calcolare l’ indice di massa corporea , recentemente e' stato evidenziato che cio' costituisce un fattore di rischio significativo per l 'incontinenza.

Esame addominale:va preso nota delle cicatrici lasciate da un precedente intervento chirurgico.

Ispezione perineale /genitale:un ispezione della vulva e del perineo consente una descrizione della cute e per esempio di peculiarita' anatomiche anormali, di atrofia o di escoriazioni e di eritemi dovuti ad incontinenza e al fatto di indossare pannolini.

Ispezione rettale:l'esplorazione rettale consente di descrivere le anomalie anatomiche osservate e palpabili e costituisce la metodica piu' semplice di accertamento del tono sfinterico e di rilevare ristagno fecale oppure una massa rettale.

Pad test:l'obiettivo del pad test e' di quantificare il volume di urina presa pesando un pannolino prima e dopo un certo tipo di attivita' volta ad indurre delle perdite. 

I pad test possono essere suddivisi in test brevi eseguiti solitamente in condizioni ambulatoriali standardizzate o a piu' lunga osservazione condotti comunemente presso il proprio domicilio per 24-48 ore. 

Un incremento del peso del pannolino superiore ad 1 grammo e' ritenuto significativo per una diagnosi positiva di incontinenza. 

Forza dei muscoli del pavimento pelvico:la funzionalita' della muscolatura del pavimento pelvico puo' essere definita in via qualitativa , grazie al tono a riposo e alla forza di una contrazione volontaria e riflessa, come forte, debole, assente.

L' ispezione e' la misura qualitativa in grado di rilevare alla richiesta di contrazione, un innalzamento dell'ano e un sollevamento della parete vaginale posteriore.

Il ruolo della fisioterapia nella gestione delle disfunzioni urogenitali e' chiaro e largamente evidenziato dalle prove di efficacia. Il National Institute for healt and Clinical Excellence (NICE) ha stabilito che il trattamento d'elezione per le persone affette da incontinenza urinaria da sforzo o incontinenza mista dovrebbe essere rappresentato da un periodo di allenamento supervisionato dei muscoli del pavimento pelvico (Pelvic Floor Muscle Training, PFMT). 

Il trattamento e' piu' efficace se intenso e l' obiettivo e' di aumentare la forza e/o migliorare la tempistica della contrazione dei muscoli del pavimento pelvico (PFM).

La massa muscolare e' una determinante della forza,quando i muscoli eseguono un lavoro ripetitivo e intensivo superiore alle richieste derivanti dalla normale attivita' quotidiana, viene stimolato un aumento delle dimensioni delle fibre muscolari e l'ipertrofia aumenta la massa muscolare. L' ipertrofia aumenta solo dopo un intenso e regolare allenamento della forza della durata maggiore ad 8 settimane.   

Se si sviluppa un adeguata  ipertrofia muscolare si fornisce un ottimo  supporto strutturale, per giunta il PFMT e'  privo di effetti collaterali.

Il training dei muscoli del pavimento pelvico (PFMT) è un allenamento muscolare graduale e viene utilizzato per migliorare la funzione dei muscoli del pavimento pelvico. L' utilizzo terapeutico del training dei muscoli del pavimento pelvico comprende la prevenzione e il trattamento dell' incontinenza urinaria. 

La prevenzione viene suddivisa in tre gradi: primaria, secondaria, terziaria. Il compito della prevenzione primaria e' quello di rimuovere le cause di malattia , mentre con la prevenzione secondaria si deve riconoscere disfunzioni subcliniche  e asintomatiche per trattarle e interrompere la progressione. 

Con la prevenzione terziaria si intende l' intervento sui sintomi presenti per prevenire la progressione. 

L’incontinenza urinaria può essere affrontata e risolta in modo semplice. Negli ultimi decenni il mondo scientifico ha dimostrato come la Fisioterapia e Riabilitazione del pavimento pelvico costituiscano il primo approccio terapeutico per la cura dell’incontinenza urinaria.

Questa terapia consiste nell’utilizzo di semplici esercizi terapeutici diretti alla zona genitale e/o terapie strumentali(biofedback,elettroterapia,coni vaginali ecc.);entrambi hanno l’obiettivo di migliorare la condizione dei muscoli del pavimento pelvico.

Il percorso del trattamento prevede tre fasi:

  1. Percepire
  2. Allenare
  3. Automatizzare.

E' importante  che l’operatore sanitario insegni al paziente le tecniche di contrazione del PFM. Alcune istruzioni riportate di seguito sono suggerite dall'ACPWH(Association of Chartered Physioterapist World Healt)

    1. immagina di cercare di fermare il passaggio dell' urina
    2. stringi forte l 'interno dei muscoli del pavimento pelvico
    3. stringi e solleva il muscolo  

Diario minzionale 
Ai fini della supervisione dell' incontinenza e' consigliato far compilare al paziente un diario minzionale dove verranno annotate tutte le minzioni che avvengono nell'arco della giornata.

Oltre a conoscere ed allenare il pavimento pelvico, possono servire per gestire il disturbo altre semplici regole di vita quotidiana:

  • perdere peso, 
  • assunzione di fluidi, 
  • smettere di fumare
  • effettuare esercizi per la regolarizzazione e la modificazione delle abitudini intestinali.
  • igiene perineale
  • protezione assorbenti

A cura delle fisioterapiste Romina Della Torre e Silvia Cappelletti


2019-03-19