Teleriabilitazione. Non ci fermiamo!

L'emergenza Coronavirus ha imposto chiusure ambulatoriali e distanziamento sociale, ma la riabilitazione non si ferma. Grazie alla tecnologia e all'impegno dei professionisti del Santo Stefano Riabilitazione sono state messe in piedi soluzioni di terapia a distanza. "In riabilitazione non si può rimanere fermi a lungo, si rischia di vanificare i recuperi e tutto il percorso terapeutico svolto fino a quel momento - spiega il direttore della rete marchigiana dei Centri ambulatoriali Santo Stefano, Antonio Bortone -. Per questo si è pensato ad una serie di percorsi e soluzioni alternative per poter continuare, nonostante tutto, ad essere accanto a chi ha un bisogno riabilitativo".

Persone che stavano svolgendo un programma di recupero funzionale post intervento chirurgico, famiglie con bambini che stavano svolgendo un percorso di organizzazione dello sviluppo neuromotorio e cognitivo-comportamentale, non possono interrompere a lungo la riabilitazione senza rischiare di veder vanificato tutto il recupero ottenuto ed ancor più pregiudicata l’aspettativa futura.

Per questo, non senza poche difficoltà, in questi giorni, verrà attivata una serie di percorsi assistenziali in Teleriabilitazione, secondo il modello già noto della Telemedicina.

Da Ascoli a Pesaro, passando attraverso San Benedetto, Civitanova, Macerata, Tolentino, San Severino, Camerino, Matelica, Fabriano, Filottrano, Jesi, e Porto Potenza Picena, i 13 centri ambulatoriali Santo Stefano ed il Myolab di Jesi (prevalentemente chiusi dallo scorso 6 marzo in ottemperanza alle restrizioni governative, fatto salve le urgenze), stanno attivando contatti capillari per interventi online finalizzati al monitoraggio continuo ed alla continuità del percorso terapeutico anche se a distanza.

Dalla metà di marzo gli operatori Santo Stefano hanno attivato un servizio gratuito di consulenza riabilitativa e di supporto psicologico a distanza, utilizzando ogni canale di contatto disponibile: telefono, web, social ecc., per tutte le persone e le famiglie in carico alle rispettive Strutture territoriali.

Tale iniziativa vede coinvolti tutti i professionisti che operano all’interno dell’Equipe Multidisciplinare; ci sono medici specialisti, psicologi, assistenti sociali, logopedisti, fisioterapisti, terapisti della neuropsicomotricità, educatori professionali, terapisti occupazionali ecc. Tutti a disposizione della popolazione regionale in base ad una precisa pianificazione dei contatti ed una puntuale programmazione delle sedute online.

Di seguito alcuni dei percorsi in fase di attivazione: consulenze neuropsichiatriche infantili online supportate da invio di video e audio e relativo commento professionale; sportello pedagogico telematico a sostegno dell’impegno scolastico, anch’esso a distanza, che i nostri bambini e le rispettive famiglie, stanno affrontando in questa delicata fase; videotutorial per l’allenamento a domicilio del pavimento pelvico. C’è poi il mondo dello sviluppo linguistico e neuropsicomotorio, che riceveranno sostegno attraverso teleconsulti programmati e specifici, anch’essi supportati da videotutorial ed informazioni certificate dai nostri esperti.

In questa delicata fase di distanziamento, un’attenzione particolare viene rivolta ai bambini con autismo ed alle loro famiglie che verranno supportate attraverso sessioni di lavoro online con psicologi, educatori, logopedisti ed altri professionisti del settore, con la riproduzione, necessariamente a distanza, del lavoro collegiale con genitori ed insegnanti. Sono progetti specifici rivolti alle famiglie con bimbi autistici, soprattutto per affrontare le ripercussioni dell’isolamento sociale sul comportamento del bimbo, già di per sé molto fragile, a causa delle caratteristiche dello spettro autistico.

Verranno inoltre diffusi preziosi consigli rivolti sia ai genitori (per la gestione dei figli in questo periodo di forzata e prolungata vita domestica, alle prese con lo studio, i compiti e la quotidianità) sia agli insegnanti (“igiene vocale” e prevenzione dei disturbi alla voce, in quanto, in questo periodo, le corde vocali sono sollecitate con modalità del tutto nuove a causa della frequente didattica online).

Molto importante anche l’attività rivolta ai pazienti usciti dal Covid-19 per i quali, nella fase acuta del virus, si è resa necessaria l’intubazione e che si trovano a dover affrontare un periodo di rieducazione della deglutizione.

Siamo convinti – conclude Bortone - che finirà questo brutto periodo, pur non sapendo quando. E siamo certi che riusciremo, grazie alla telemedicina, a continuare ad assistere il territorio, donne, uomini, nonni, famiglie e bambini, evitando che subiscano quei danni ancor più gravi che si potrebbero verificare a causa di una prolungata interruzione della terapia riabilitativa”.

 


2020-04-17