Pubblicato su European Journal of Physical and Rhabilitation Medicine uno studio sul Ritorno alla Guida in sicurezza dopo grave cerebrolesione.“Safe return to driving following severe acquired brain injury: role of a short neuropsychological assessment”. Fra gli autori, Donatella Saviola, Antonio De Tanti, Jessica Conforti, Benedetta Basagni del Centro Cardinal Ferrari Santo Stefano Riabilitazione che da dieci anni ha avviato il progetto di Ritorno alla guida dopo GCA. I pazienti sono stati sottoposti ad una batteria di test neuropsicologici (matita e carta e su computer), finalizzati alla valutazione delle funzioni cognitive ed i risultati sono stati analizzati in relazione alle prestazioni su strada durante il test di guida. L'obiettivo di questo studio era di identificare una serie di test neuropsicologici di valutazione per il ritorno sicuro alla guida dopo grave cerebrolesione. Nessuna correlazione è stata trovata fra i dati demografici, eziologia, esperienza di guida, competenze verbali e l’esito della prova di guida. Lo studio ha riscontrato una correlazione significativa tra attenzione, funzioni esecutive, esplorazione visuo-spaziale generale e performance di guida, portando quindi a suggerire l’utilità di sottoporre a test le persone che richiedono dopo un evento traumatico di tornare al volante.

Il Ritorno alla Guida in sicurezza dopo grave cerebrolesione acquisita, partito da una richiesta di un paziente post trauma cranico che sognava di tornare a guidare l’auto dopo un incidente stradale, è un progetto multidisciplinare, fra i pochissimi in Italia, realizzato in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ufficio Motorizzazione Civile di Parma, la CONFARCA (Confederazione Autoscuole Riunite e Consulenti Automobilistici), la Cooperativa Sociale All Mobility di Reggio Emilia e l'Autoscuola Moderna di Parma e l'Autoscuola Gatti di Reggio Emilia per il Campo prova. Il progetto riaccompagna alla guida i pazienti, tramite una revisione attiva della patente, vi è il coinvolgimento diretto degli istruttori di scuola guida nel team, lavorando su pista protetta (addestramento su carrozzina elettrica in struttura) e poi su strada con adattamenti personalizzati a seconda dei casi (cambio automatico, pomello al volante, centralina alla guida, parcheggiatore automatico e così via) e con prove di difficoltà crescente. Il programma permette di valutare le capacità residue del paziente, attuare percorsi riabilitativi mirati, l'obiettivo è accompagnare i candidati fino al conseguimento dell'abilità psicofisica e all'esame pratico, oltre a controllare la gestione del rischio e le abilità di problem solving tramite il Gruppo Guida. Grazie a questo progetto, oltre 150 pazienti del CCF sono riusciti a riacquisire la patente e tornare al volante con benefici enormi per il loro rientro a domicilio.

Rimettersi al volante significa, infatti, riacquistare autonomia lavorativa e sociale e rappresenta un'esigenza molto sentita per coloro che sono portatori di esiti di una grave lesione cerebrale (traumatica o non) e hanno trascorso un periodo della propria vita in coma, in particolare per quanto riguarda le persone giovani e in età lavorativa.

Guarda la videointervista alla dottoressa Donatella Saviola sul Ritorno alla guida in sicurezza


2017-12-21