Le apnee del sonno

Secondo un’indagine dell’Osservatorio Internazionale della Salute (O.I.S.), quasi l’80% dei medici italiani ritiene di avere pazienti affetti da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS Obstructive Sleep Apnea Syndrome).

L’OSAS è una condizione caratterizzata da pause nella respirazione durante il sonno, dovute all’ostruzione parziale o totale delle prime vie aeree.  L’interruzione temporanea della respirazione causa una riduzione della concentrazione di ossigeno nel sangue. Dal punto di vista clinico, è caratterizzata da sonnolenza diurna e/o alterazioni delle performance diurne e da russamento nel sonno.

Esistono diversi "livelli" della patologia: apnea quando una persona smette di respirare per 10 secondi o più, ma per meno di 3 minuti; ipopnea si ha quando vi è una riduzione parziale del flusso respiratorio; RERA (Respiratory Effort Related Arousal) consiste invece una limitazione del flusso aereo con progressivo incremento dello sforzo respiratorio, seguito da un rapido sblocco e ricadute visibili a livello dell’elettroencefalogramma. Si ha la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno quando si verifica un numero di apnee o di eventi respiratori ostruttivi incompleti (ipopnee/RERA) uguale o superiori a 5 episodi per ora di sonno con evidenza di sforzo respiratorio durante l’ostruzione e presenza di altri sintomi come la sonnolenza diurna, oppure quando si verifica almeno un numero di eventi uguale o superiore a 15 con evidenza di sforzi respiratori.

La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno è molto più comune nelle persone in sovrappeso o obese, nelle persone con il collo taurino, in chi ha ostruzioni delle prime vie aeree (a livello del naso, della bocca o della gola), inoltre, si presenta più spesso più negli uomini che nelle donne, nelle donne è più frequente dopo la menopausa. (Fonte Ministero della Salute)

Diagnostica e riabilitazione penumologica

In caso di apnee del sonno diventa molto importante l’attività di diagnosi e terapia per individuare, prima, e curare adeguatamente, poi, la presenza di questo genere di patologia fino a qualche tempo fa sottostimata ma molto presente nella società odierna e assolutamente da non sottovalutare.

Quello delle apnee nel sonno è uno dei problemi patologici legati ai polmoni. Tra gli strumenti diagnostici più efficaci, la spirometria, la broncoscopia e la polisonnografia. Quest’ultima consente una fotografia completa e dettagliata delle ore di sonno del paziente, andando a registrare il flusso delle vie aeree, l’ossigenazione sanguigna, i movimenti del torace e dell’addome, il russamento e la posizione corporea per avere uno studio cardiorespiratorio completo del soggetto e studiare bene come intervenire.

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2017-03-09