Inaugurata presso l’RSA di Montecosaro “Santa Maria in Chienti”, l’esposizione di opere del fotografo e artista potentino Renzo Tortelli, considerato uno dei grandi nomi della fotografia italiana del '900.

“Il cammino della vita” è il nome scelto per questa esposizione che ha tutti i presupposti per essere un appuntamento imperdibile per i tanti affezionati alle opere dell’artista nativo di Potenza Picena.

L’esposizione rientra nell’ambito del progetto dell’Rsa di Montecosaro “Dal letto al cavalletto. Pittura e fotografia per condividere” finalizzato a sostenere l'importanza della condivisione di belle emozioni in ambito terapeutico sanitario.

Un uomo, Renzo Tortelli, dalla grande sensibilità.

Una sensibilità che, chi lo conosce, sa che gli fa offuscare gli occhi e tremare la voce non tanto quando parla dei riconoscimenti ricevuti come fotografo, ma quando la sua mente va a ripescare quei frammenti di vita che soltanto un animo romantico può forgiare indelebilmente nelle pagine dei propri ricordi. Come il ricordo della sua prima foto, datata ’49, che ritrae quella che sarebbe diventata sua moglie, Eleda, al loro primo appuntamento. Oppure la foto alla figlia Annalina, appena nata.

Cenni biografici

Renzo Tortelli nasce a Potenza Picena nel 1926. Da giovane aiuta il padre nella barbieria nel centro storico potentino. Poi fa  un’esperienza nella fabbrica di occhiali della Safilo in Cadore dove acquisisce i rudimenti di quella che poi diventerà l’attività professionale nel settore dell’ottica che lo accompagnerà sempre. La settimana andava in fabbrica, la domenica andava a badare gli animali da pascolo e si portava sempre un libro da leggere, “I promessi sposi” o qualcosa di Jules Verne. Poi si è trasferito a Civitanova. Inizia a fotografare dopo l'acquisto di una Rolleiflex nel 1954. Nell'anno 1956 partecipa ad una mostra locale in quel di Osimo, ricevendo apprezzamenti dall' ingegner Enrico Mochi di Pesaro, grande appassionato di fotografia e amico di Cavalli e Giacomelli, due figure chiave nella sua vita artistica. Le sue immagini raccontano con amore il mondo rurale marchigiano del dopoguerra. Dal 1955 al 1970 divide la sua attività tra i concorsi e l' appartenenza ai gruppi artistici culturali misti, di pittori, scultori, poeti. Da questi incontri nascono le amicizie con Cantatore, Ciarrocchi, Monachesi, Cegna, Craia, Tulli. Seguono le mostre a Firenze e Londra e, negli anni '90, le mostre nei gruppi "Amici a Macerata" di Silvio Craia.

Tante le esposizioni per Tortelli anche all'estero, a New York, in Germania, in Spagna, in Messico. Nel 2008 gli è stato consegnato il premio Scanno per i reportage che ha fatto negli anni ’57-59 sulle orme di Cartier-Bresson.

Nel 2012, ciliegina sulla torta, la Fiaf gli ha attribuito il premio “Insigne della fotografia italiana”.

 


2016-12-01